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SCALE DI DIFFICOLTA’

 La scala di difficoltà usata è quella francese, i termini di destra e sinistra sono riferiti al senso di marcia, gli orari sono indicativi e dipendono molto dalla “gamba”, pur relativamente a bassa quota ci troviamo su un terreno montano dove il clima è particolarmente variabile, ad esempio a Dicembre possiamo trovare 20°C, come ad Agosto ci può sorprendere un’improvvisa nevicata, a volte la nebbia che sovente avvolge le montagne nelle giornate calde può dare problemi di orientamento, sono consigliati una cartina e la bussola.

Gli avvicinamenti spesso sono su un terreno sconnesso, si consiglia quindi una adeguata scarpa da trekking, quasi tutte le vie si possono percorrere con la normale dotazione alpinistica, quindi imbracatura, casco, 2 fettucce discensore, 3 moschettoni ghiera, 10 rinvii, 2 o 3 friends misure piccole e medie, sovente le vie sono attrezzate con soste inox Raumer a 30 metri per cui è possibile salire con una sola corda da 9 mm 60 Mt. usata doppia, per chi percorre le ferrate è obbligatorio il casco, imbracatura, set da ferrate, consigliato anche sul percorso dell’alta via.
Per chi pratica alpinismo invernale piccozza e ramponi sempre indispensabili, soprattutto quando la montagna appare spoglia ed invece nasconde ampie placche di ghiaccio tra l’erba.

 SI RICORDA CHE NELLE ATTIVITÁ ALPINISTICHE IL RISCHIO ANCHE MORTALE È SEMPRE PRESENTE, LA VOSTRA RESPONSABILITÁ È LA VOSTRA SICUREZZA

Lo scialpinismo è normalmente praticato da Dicembre ad Aprile, i termini di destra e sinistra sono dati seguendo la direzione di marcia, per la valutazione delle gite si usa la scala Blachèr.

SCALA BRACHER VALUTAZIONE SCIALPINISTICA

  •         MS : medi sciatori
  •         BS : buoni sciatori
  •         OS : ottimi sciatori

 L’aggiunta della lettera A significa che sono presenti difficoltà alpinistiche      ( es.: MSA: medio sciatore alpinista = facile gita con breve tratto finale da percorrersi con i ramponi.)
 Consigliato vivamente l’uso dell’ARVA anche sulle gite storicamente più sicure.
(ARVA è un apparecchio ricetrasmittente che consente di individuare eventuali sepolti o travolti  da una valanga, normalmente di uso comune per chi pratica lo scialpinismo).

 SCALA VALUTAZIONE DIFFICOLTA’ ALPINISTICA

 Difficoltà complessiva
 ·        T  sentiero turistico svolgendosi su facili tratturi con brevi dislivelli
·        E  sentiero escursionistico segnato
·        EE  itinerario per escursionisti esperti con tratti di sentiero esposti e poco segnati richiedente piede sicuro, buon equipaggiamento e senso di orientamento
·        EEA  sentiero alpinistico attrezzato con corde fisse o via ferrata, obbligatorio l’uso di imbraco, set da ferrata, casco
·        F  facile itinerario di arrampicata che richiede un minimo di dimestichezza su roccia
·        PD  poco difficile itinerario di arrampicata con passaggi esposti richiedente la conoscenza delle manovre tecniche di sicurezza e progressione della cordata
·        AD  abbastanza difficile itinerario di arrampicata con tratti impegnativi, richiedente buon allenamento e ottime conoscenze tecniche
·        D  difficile itinerario con difficoltà tecniche continue ed elevata esposizione
·        TD  molto difficile, si entra nei gradi superiori della scala, richiesta ottima capacità in arrampicata e buona esperienza
·        ED  estremamente difficile, minori possibilità di sicurezza e massima difficoltà di impegno
 

 DIFFICOLTA’ DEI SINGOLI PASSAGGI
 

Per non stravolgere la tradizionale valutazione delle vie per l’arrampicata libera è stata impegnata la scala UIAA fino al 5° + poi quella francese per le vie più moderne dal 6° in su.
Per l’arrampicata artificiale si usa: AO, uso di uno o più punti di aiuto;
A1 richiede l’uso delle staffe su ancoraggi molto sicuri; A2, progressione posizionando gli ancoraggi, o utilizzando ancoraggi poco sicuri.
La scala prosegue fino ad A5, ma nella raccolta di itinerari non ci sono vie di difficoltà superiore all’A2.

 

 

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